Alphonse Daudet nacque il 13 Maggio 1840 a Nimes. Ebbe due fratelli più grandi, di cui uno, Ernest (nato nel 1832), fu decisivo per il suo futuro. Suo padre era un fabbricante di seta, ma nel 1848 l’azienda fallì. A causa di ciò nel 1849 la famiglia si trasferì a Lione. Nel 1856 il padre morì, evento che rappresentò la definitiva rovina finanziaria della famiglia. Nello stesso anno morì anche il fratello, Henri. La famiglia si divise. Il padre divenne venditore di vino, la madre e la sorella Anna nata nel 1848, si trasferirono presso alcuni parenti. Il fratello maggiore andò a Parigi e divenne aiuto insegnante. Questo lavoro lo spinse dopo pochi mesi a trasferirsi a Parigi, nel 1857. Poco si sa del periodo che va dal 1857 al 1859. Nel 1859 (Daudet ha quindi 19 anni) compare la raccolta di racconti “Amoureuses”, che ebbe un certo successo, ma, cosa più importante, egli trovò, che sia leggenda oppure no, appoggio presso la regina Eugénie, che fece sì che egli divenisse sottosegretario presso Herzog di Morny, fratellastro di Napoleone III. Nel 1861 accusò i primi sintomi di sifilide e tubercolosi. In quello stesso anno si recò in Algeria e nel 1863 in Corsica. Nel 1864, fino al 1865, si trattenne in Provenza, a Fontvieille, nei pressi della quale si trova quel mulino che fu d’ispirazione al volume “Lettere dal mio mulino”. Nel 1867 sposò Julia Allard. Il 16 Novembre dello stesso anno nacque il figlio Léon Daudet. Nel 1886 nacque invece la figlia Edmée Daudet. Nel 1896 si recò a Venezia. Nel 1897 Daudet morì dopo una lunga, penosa malattia. La raccolta di racconti brevi dal mulino (“Lettere dal mio mulino”), dalla quale sono stati estratti questi tre racconti, comparve nel 1866.







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